ll nuovo DPCM, che è entrato in vigore da domenica 16 gennaio, è stato firmato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il provvedimento, valido fino al 5 marzo, introduce una serie di misure, regole e divieti. Per quanto riguarda lo sport, piscine e palestre restano chiuse fino al 5 marzo. Impianti sciistici chiusi fino al 15 febbraio.
Zona rossa per Lombardia, Sicilia e provincia autonoma di Bolzano. Zona arancione per 9 regioni (Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta) compreso il Lazio che per la prima volta esce dalla zona gialla. Restano in area arancione Calabria, Emilia-Romagna e Veneto. La Campania insieme ad altre 5 regioni restano in fascia gialla: sono Sardegna, Basilicata, Toscana, Provincia Autonoma di Trento, Molise. Lo prevede l’ordinanza, in vigore da domani, 17 gennaio, firmata dal ministro Roberto Speranza.
“Sono sospese – si legge nel DPCM – le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e per le attività riabilitative o terapeutiche, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi”. “Ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre – spiega il decreto – l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (Fmsi), con la prescrizione che è interdetto l’uso di spogliatoi interni a detti circoli”. Rimane inteso che gli eventi autorizzati e inseriti nel registro CONI, riconosciuti di preminente interesse nazionale fino al 31 gennaio 2021, si potranno svolgere regolarmente. ASI conferma, come da circolare, che la partecipazione limitata ai soli atleti agonisti in possesso del certificato medico di idoneità all’attività sportiva agonistica.
Gli impianti sciistici restano chiusi fino al 15 febbraio. Gli impianti “possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e/o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni, nonché per lo svolgimento delle prove di abilitazione all’esercizio della professione di maestro di sci”. “A partire dal 15 febbraio 2021, gli impianti sono aperti agli sciatori amatoriali solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico-scientifico, rivolte a evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti”.
Per quanto riguarda la scuola, da lunedì 18 gennaio studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado tornano in classe: “almeno il 50% fino a un massimo di 75%”. Stretta sulla movida, con lo stop agli asporti per bar, enoteche e attività commerciali simili. Musei aperti nelle zone gialle mentre piscine e palestre restano chiuse fino al 5 marzo. Piste da sci chiuse fino al 15 febbraio.
Il Segretario Generale del CONI Carlo Mornati è prontamente intervenuto con una circolare chiarificatrice indirizzata a tutti gli organismi sportivi (FSN, DSA e EPS) nella quale stimolava quest’ultimi a comunicare con la dovuta urgenza i calendari con gli eventi e le competizioni di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale fino al 31 gennaio 2021. Sempre con la medesima comunicazione il segretario ha poi specificato che saranno considerati conformi alle nuove disposizioni contenute solamente quegli eventi che sono riconosciuti di preminente interesse nazionale e la cui partecipazione è riservata ai soli tesserati agonisti dotati di copia del certificato medico agonistico che dovrà essere conservato presso la ASD/SSD di appartenenza.